Numerose le reazioni del mondo LGBT alle due sentenze con le
quali il Tribunale per i minorenni di Firenze ha riconosciuto per la prima
volta in Italia le adozioni di bambini fatte all'estero da parte di due coppie
di padri gay.
Famiglie Arcobaleno: " I tribunali non bastano, ci
vuole una legge"
Per Marilena Grassadonia, presidente dell'associazione
Famiglie Arcobaleno si tratta di una sentenza importante che ribadisce che la
"genitorialità è scollegata dalla biologia".
"Continuare a dipendere dall'interpretazione della
legge dei Tribunali - sottolinea Grassadonia - è una situazione a macchia di
leopardo, finora abbiamo avuto solo sei sentenze positive sulla stepchild
adoption". E sul matrimonio egualitario dice "è un obiettivo ma non
risolve il problema dei bambini che già esistono, vogliamo che venga
riconosciuta la nostra responsabilità nei confronti dei nostri figli
indipendentemente dal legame che ho con la mia compagna, come avviene per le
coppie etero".
Nichi Vendola, di Sinistra Italiana scrive su
Twitter:"Un altro passo in avanti per il riconoscimento dei diritti delle
famiglie arcobaleno. Due padri e due figli (adottati) sono una famiglia.
Punto".
Il segretario nazionale Arcigay Gabriele Piazzoni si chiede
quando il legislatore si deciderà a riconoscere il diritto dei bambini a veder
tutelato il rapporto affettivo con i propri genitori senza essere costretti a
passare da un tribunale.
Le sentenze che hanno riconosciuto le adozioni esterne di
due coppie gay effettuate in Gran Bretagna e Usa si riferiscono a bambini che
"erano stati dichiarati adottabili nei paesi di origine e, dove le
legislazioni ammettono le adozioni anche per le coppie omosessuali, cosa che in
Italia invece non è prevista dalla attuale legge sulle adozioni”, precisa
Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
Certi Diritti: "Sentenza storica su adozione,
legislatore tragga conseguenze. Basta scaricare su tribunali riconoscimento
diritti"
In una dichiarazione comune Leonardo Monaco e Riccardo Magi
rispettivamente segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti e
segretario di Radicali Italiani ritengono che la decisione del del Tribunale di
Firenze "ha una portata storica che va ben oltre il ‘dibattitino’ sulla stepchild
adoption, estendendo ai ricorrenti pieni diritti e doveri di genitorialità
senza che vi siano legami genetici tra i due e i bambini. Con questa sentenza
si compie un altro passo fondamentale verso l’affermazione del diritto delle
persone omosessuali a una vita familiare piena: un diritto riconosciuto dalle
convenzioni internazionali e dalle legislazioni di tanti paesi in cui le coppie
dello stesso sesso possono accedere alle tecniche di fecondazione assistita,
alla gestazione per altri e anche all’adozione".
Davanti alle sentenze che si susseguono sempre più frequenti - concludono Monaco e
Magi - e che smantellano i divieti discriminatori della legislazione italiana
il legislatore non più fare finta di nulla. Devono essere i cittadini ad
armarsi di tavoli di raccolta firme per portare avanti una riforma egualitaria
del diritto di famiglia che questo parlamento si ostina a rimandare?”
Giovanni Lombardo
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